A Perugia nasce il MAD – Monteluce Art District

Succede a Perugia che artisti/e, spazi espositivi, associazioni e gallerie del quartiere Monteluce decidano di collaborare per promuovere la sotterranea vocazione del medesimo a diventare luogo dell’arte contemporanea. Così nasce il MAD – Monteluce Art District – contenitore che accoglie tutte le realtà attualmente attive in quest’area della città ottimizzando le risorse nell’ottica di svilupparne le potenzialità moltiplicando opportunità, visibilità, fruibilità.

Situato fuori dalle mura di cinta medievali, Monteluce si è sviluppato intorno alla Chiesa di Santa Maria Assunta e all’adiacente ex monastero delle Clarisse poi in parte trasformato nell’ottocentesco Policlinico oggi in disuso e la cui intera area è oggetto di riqualificazione (benché i lavori non siano mai stati completati). Il quartiere subì – come ahimè gran parte del territorio italiano – un disordinato e massiccio inurbamento negli anni ’50 e ’60 del Novecento e, fino allo spostamento nel 2007 del presidio ospedaliero, le sue vie erano congestionate dal traffico che ne derivava. Oggi è una zona della città ben servita dai mezzi pubblici a cui manca la forte identità medievale degli altri quartieri centrali di Perugia e che è in cerca di una sua nuova personalità.

Un gruppo di diversi operatori nell’ambito dell’arte contemporanea lo hanno scelto nel corso degli ultimi anni per aprirvi i propri studi e successivamente altrettanto hanno fatto alcune associazioni e spazi espositivi sulla scia di Trebisonda, il Centro per l’Arte Contemporanea della città, e sono arrivati ad immaginare che questa mancata forte caratterizzazione potrebbe essere per Monteluce – paradossalmente – la caratteristica ideale per farne un quartiere in cui artisti e addetti del settore possano lavorarvi liberi da un’architettura e un’estetica condizionante, conferendogli un’identità plurale e univoca al contempo nell’arte diffusa e permeante: i suoi palazzi anonimi e i suoi negozi sfitti ne fanno una sorta di white cube che lascia aperte infinite possibilità di allestimento, trasformazione e contaminazione.

I PROMOTORI

TREBISONDA CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA

(Via Bramante 26, Monteluce, Perugia)

Trebisonda è un’associazione per le arti visive che nasce nel 1989 ad opera di un gruppo di giovani artisti che avevano condiviso un’esperienza di formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, gruppo nel quale convergevano differenti realtà culturali provenienti da numerosi paesi europei. Uniti dall’intento di incontrarsi e di dare voce alle proposte e alle energie che li animavano, si prefiggevano lo scopo di promuovere scambi culturali con realtà analoghe alla loro che in quel periodo si sviluppavano in Europa.

TREBISONDA CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA | Gianni Lucchesi

Questa esigenza si è concretizzata anche grazie alla collaborazione con lo storico locale underground Cavallo di Troia, centro culturale di produzione, promozione e diffusione di arti visive, musica, teatro, cinema, che fin dall’inizio ha fornito uno spazio fisico dove dare avvio all’attività dell’associazione. Trebisonda si configurava come luogo di ricerca, sperimentazione e scambio di idee, espresse attraverso un’intensa attività espositiva, di performance e di azioni in luoghi pubblici.

Grazie all’intervento del Comune di Perugia che ha sostenuto i lavori di ristrutturazione dell’intero edificio prendeva forma la realizzazione dell’attuale Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda che trovava la sua sede naturale nei locali del Cavallo di Troia.

A partire dal 2001 si è avviata un’esperienza che dura a tutt’oggi e che ha visto la realizzazione di numerosi eventi, tra mostre, convegni, rassegne. Vengono così in qualche modo confermati i principi ispiratori dell’associazione dando spazio ad artisti locali ed internazionali nel tentativo di costruzione di una rete di interscambio culturale.

SCD TEXTILE&ART STUDIO

(via Bramante 22N, Monteluce, Perugia)

SCD Studio è nato nel 2018 dalla constatazione di Susanna Cati, artista tessile, della generale carenza in Italia di spazi dedicati alla sperimentazione e alla promozione della fiber art, textile art e embroidery art contemporanea. Apre così una parte del suo studio al pubblico e alla fruizione condivisa con altri/e artisti/e attraverso la collaborazione con curatori e curatrici da tutto il territorio nazionale trasformando in breve lo spazio di Monteluce in un punto di riferimento che ha ospitato negli anni una molteplicità di progetti espositivi – dalle prime personali di giovani artisti/e oggi affermati fino a mostre collettive con partecipazioni di artisti/e attivi/e sulla scena nazionale ed internazionale.

La vocazione allo scambio e alla collaborazione con altre realtà e la trasformazione dello Studio in associazione culturale ha consentito lo sviluppo di progetti su tutto il territorio italiano, la realizzazione di contest europei finalizzati a progetti museali e istituzionali e la pubblicazione dei cataloghi delle manifestazioni e degli eventi realizzati.

Un continuo lavoro di ricerca e promozione ha determinato una crescita progressiva di questa realtà che ad oggi ha all’attivo oltre cento appuntamenti tra mostre, festival, incontri, presentazioni di libri, proiezioni di docufilm, studio visit, interventi di arte relazionale, ecc. tutti rigorosamente legati al medium tessile nella sua forma di linguaggio dell’arte contemporanea.

MAGAZZINI FIORUCCI

MAGAZZINI FIORUCCI

(Via Brunamonti 47, Monteluce, Perugia)

Magazzini Fiorucci è uno spazio ibrido – tra magazzino e spazio espositivo – delle opere pittoriche di Danilo Fiorucci (Perugia 1961). Nasce infatti come “deposito”, un luogo dove contenere il corpo del lavoro svolto in un lungo tempo di applicazione. Un luogo rispettoso per il lavoro stesso, che consenta la possibilità di una visibilità dignitosa. L’edificio di una ex banca, svuotato dalle sue funzioni da anni, torna a vivere attraverso le opere. Non è una mostra, non c’è un criterio estetico, cronologico, contenutistico, un magazzino appunto che accoglie anni di ricerca ed impegno.

Danilo Fiorucci si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia nel 1989 con i docenti Nuvolo, Antonio Gatto, Bruno Corà ed Aldo Iori. Nel 1989 insieme ad altri artisti fonda l’Associazione Arti Visive Trebisonda. Partecipa come curatore al workshop “La seduzione del Caos” tenutosi in Bosnia e che porterà ad una mostra, in occasione della Biennale dei giovani Artisti del Mediterraneo, a Sarajevo.

Intraprende una intensa attività espositiva ed organizzativa con mostre e scambi in Italia, Germania, Stati Uniti, Israele tra cui il Premio del Golfo 2006, la Biennale Europea Arti Visive Camec – La Spezia, la XV Quadriennale a Palazzo delle Esposizioni di Roma, Stemperando la Biennale di pittura su carta alla Biblioteca Nazionale di Roma e il Padiglione Italia della Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino.

STUDIO SUSANNA CATI

(Via Bramante 22N, Monteluce, Perugia)

SUSANNA CATI (Rieti 1961) si è laureata all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Ha collaborato con lo scenografo Giovanni Licheri al Teatro Argentina di Roma ed è stata assistente stilistica per importanti brand della moda italiani e francesi. Dopo aver approfondito tutte le tecniche tessili si è dedicata a lungo alla progettazione e realizzazione di tappeti ed arazzi, pezzi unici e collezioni di design in collaborazione con studi e aziende del settore.

Da qualche anno la sua ricerca si orienta nell’ambito della Fiber Art, un percorso che la porta ad esporre in mostre collettive e personali in Italia ed all’estero (Svizzera, Austria, Ucraina, Russia, Regno Unito), in gallerie private e spazi istituzionali. Una sua opera è parte di Trame d’Autore, collezione civica permanente della Città di Chieri (TO) e la sua installazione Spears è inclusa nel percorso d’arte contemporanea a cielo aperto del Comune di Rivodutri.

Recentemente un suo intervento è stato inserito nel progetto KIUB vincitore del bando Creative Living Lab del Ministero della Cultura. Una sperimentazione sempre in fieri l’ha condotta a misurarsi attraverso un’opera tessile con la dimensione performativa di Lucia Di Pietro in un progetto promosso da Umbria Danza Festival e Teatro Stabile dell’Umbria. E con il gioiello tessile con creazioni esposte al Museo di Casalmaggiore (CR) e alla Galleria Gilda Contemporary Art di Milano.

Tra le partecipazioni recenti Fiberstorming, Ex Ateneo, Città Alta Bergamo, Salone Italia del WTA World Textile Arts,evento inserito tra le manifestazioni di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura; The soft revolution, Museo del Tessile di Busto Arsizio, Salone Italia 25WTA World Textile Art, a cura di Barbara Pavan, con il patrocinio di IILA, provincia di Varese; Tre Artiste Quattro, a cura di Giorgio Bonomi, Rocca di Umbertide, Centro per l’Arte Contemporanea; SyArt International Art Meetings, Villa Fiorentino, Sorrento; Appunti su questo tempo, mostra internazionale, Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina e CasermArcheologica di Sansepolcro.

SARA CANCELLIERI | Una tremenda leggenda, assemblaggio, 2023

STUDIO SARA CANCELLIERI

(Via Bramante 22 I, Monteluce, Perugia)

Sara Cancellieri è nata a Benevento nel 1976. Nel 2001 si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2022 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia.

Riceve la Menzione d’onore alla 62° Edizione del Premio Faenza, 2023. Nel 2022 è finalista al Premio Nazionale delle Arti Visive XVI edizione. Nel 2021 è vincitrice del Premio Beverly Pepper. Nel 2017 riceve la menzione speciale “Capo d’Anzio” per Shingle22j, Biennale di Anzio e Nettuno. Realizza, nel 2016, il manifesto per la presentazione, a Benevento, del LXX Premio Strega. Nel 2010 è finalista al Premio Lissone.

Fra le sue mostre: “U.N.A United Nations of Artist”, progetto a cura di Matteo Boetti, Todi (PG); Drawing as concept #4, Perugia; “Rosa Alchemico Miniartextil”, Como, 2022; “Una tremenda leggenda”, UNU unonell’unico, Todi (PG); “Lo sguardo delle muse, l’enigma femminile delle arti tra natura, mito, scienza”, Parabita (LE), 2021; “All Year Round”, Capalbio (GR), 2019; “Shen 0.2”, Benevento, 2017; “Transizioni”, Nuvole galleria d’Arte Contemporanea, Montesarchio (BN), 2016; “Da se stesso a se stesso ritorna”, Benevento, 2015; “Iside contemporanea” ARCOS Museo d’Arte Contemporanea, Benevento, 2013.

SARA CANCELLIERI | 62° Premio Faenza | La mostra

Ai “fondatori” si sono aggiunte in meno di un mese nuove realtà:

ASSOCIAZIONE METANOIA APS (via Bramante 24, Monteluce, Perugia) fondata nel 2018 da un gruppo di giovani con la ferma volontà di rinnovare costantemente il punto di vista sulla realtà nella quale vivono, ricercando nuove prospettive dalle quali osservarla, l’associazione rappresenta una possibilità, una costante proposta, per le persone e per il territorio, sempre aperta alla costruzione di reti. L’associazione stessa è una rete di individui uniti dal desiderio di concretizzare la cultura alla portata e accessibile a tutti.

LUCIA MARIA MINERVINI (via Alberti 2, Monteluce, Perugia) è un’artista, attivista ed educatrice di Brooklyn, NY, attualmente residente a Perugia. Principalmente concettuale, il suo lavoro si manifesta in acquaforte, libri d’artista e installazioni. La sua ricerca si focalizza sulla qualità e sull’intersezione delle nostre relazioni reciproche, con il mondo naturale. Inoltre, è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Allied Productions a New York City, un’organizzazione no-profit gestita da artisti che presenta, produce e sponsorizza arte contemporanea innovativa da oltre 35 anni. Il suo lavoro è stato esposto negli Stati Uniti, Europa e in Russia ed è incluso in varie collezioni come lo Smithsonian Museum of American Art; Washington DC, il Museo di Novosibirsk; Siberia Russia, Kentler International Drawing Space; Brooklyn, NY e Collezione Pavel Zoubok; New York, tra gli altri.

MAD Monteluce Art District ha aperto per ora un gruppo Facebook dove seguire programmazione e calendari degli eventi e appuntamenti e dove segnalare spazi o attività culturali presenti o in arrivo a Monteluce:

https://www.facebook.com/groups/436774472355092/

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