Ricamo, arte e cucina tra attivismo e partecipazione: Izn e il crocevia delle consapevolezze

Sonia Piscicelli (Napoli, 1968) si è formata come Art Director e Graphic Designer allo IED con una tesi sperimentale dal titolo “Interzona – analisi di un nuovo modo di organizzazione del sapere e degli scambi intellettuali su cyberpunk, cd-rom, hackeraggio, realtà virtuale” dalla quale deriva il nome d’arte con cui è conosciuta – interzona o izn.

Dopo aver lavorato a Roma in varie agenzie ha proseguito la carriera come freelance principalmente in ambito artistico nei settori del web design, della fotografia, della pittura realizzando anche scenografie e alcuni progetti sperimentali e seguendo in particolare l’immagine grafica di una compagnia di hip-hop. Il suo percorso formativo spazia dalla pittura a olio, alla modellazione ceramica e alla tecnica Raku, il collage fotografico di grande formato, l’assemblage e la creazione di collage art book.

Nel 2008 apre un blog sulla cucina consapevole, un outsider rispetto agli abituali blog di cucina presenti sul web. Da questa esperienza nasce il libro Cucina consapevoleche sarà presentato sabato 2 settembre 2023, alle ore 11:30, al Castello Malaspina Dal Verme, strada del Torrino 3, a Bobbio, nell’ambito della manifestazione NATURALES QUAESTIONES, patrocinata dal Comune di Bobbio.

Già a partire dai suoi primi interventi nel blog, Sonia Piscicelli Izn sostiene l’assoluta importanza della consapevolezza: “Spesso – dice – scrivevo solo quelli senza nemmeno la ricetta. Non ho mai avuto un preciso orientamento alimentare – vegano, macrobiotico, crudista o altro – ma, piuttosto, l’unico punto fermo di aiutare chi lo desiderasse a saper scegliere autonomamente il cibo più sano possibile e partendo da queste nuove conoscenze prendere l’abitudine di esercitare la propria consapevolezza in tutti gli altri campi della vita.” In breve, Izn riporta il focus sulla scomparsa del “come” seppellito dal “cosa” comunque questo venga ottenuto o prodotto. L’associazione che è nata sulla scia di questa attività è entrata in contatto con piccoli produttori e rivenditori consapevoli di cibo etico e sano, con agricoltori che sperimentano e trovano metodi sorprendenti, efficaci e produttivi per coltivare la terra rigenerandola invece di impoverirla. Nel tempo ha organizzato tanti mercati contadini a Roma, mettendo a disposizione dei produttori una piattaforma elettronica per vendere le loro cose senza ricarico e molte persone esperte di cibo consapevole hanno iniziato a scrivere sul blog condividendo il loro prezioso sapere.

Il libro è la sintesi del febbrile lavoro di questi anni. Uno dei primi passi verso la consapevolezza alimentare, infatti, è riappropriarsi di una conoscenza che ci è stata sfilata dalle mani senza che nemmeno ce ne accorgessimo. Il volume affronta diversi temi e contiene, oltre alle ricette, anche alcuni cenni sulla bioterapia nutrizionale, una branca della medicina che studia come lenire i sintomi delle malattie con combinazioni di cibo ad hoc.

Nel 2018, Piscicelli approda definitivamente all’arte attraverso ago e filo. Esponente ormai riconosciuta dell’embroidery art contemporanea italiana, la sua poetica riflette e prosegue la ricerca negli stessi ambiti, diventando complementare all’attività svolta attraverso l’Associazione: consapevolezza, immersione nella natura in modo meno impattante possibile, lotta contro la mania di controllo dettata dalle paure che i media impongono in maniera ossessiva, fiducia nella generosità di Madre Terra e condivisione delle risorse con tutte le creature che la abitano. Da qui nasce l’intervento di sabato 2 settembre, dalle ore 16:00, alla Sorgente dell’acqua salata, loc. Rio Foino, sempre a Bobbio in cui, si avvale del ricamo per ritrarre le manifestazioni minime della natura circostante spostando l’attenzione dal paesaggio/panorama al dettaglio, evidenziando così la straordinarietà, l’unicità di ogni elemento che ci circonda, finanche il più insignificante agli occhi ormai incapaci di intercettare la meraviglia in cui siamo immersi. Attraverso l’intervento artistico, Piscicelli riformula anche un diverso rapporto con il tempo, riappropriandosi della lentezza dell’osservazione, dell’esecuzione manuale, della conservazione dell’opera finita come testimonianza dell’istante, come memoria del luogo. È una cura che l’artista mette in ogni gesto, in ogni sguardo e che estende alla relazione con l’altro nel condividere il lavoro con chi voglia lasciare con ago e filo una traccia del proprio passaggio.

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