The netweavers

Dopo aver studiato a fondo le complesse reti sotterranee attraverso cui sono collegati gli elementi naturali, Merlin Sheldrake nel suo saggio ‘L’ordine nascosto’ scrive che oggi la scienza delle reti è ineludibile evidenziando come sia molto probabile che attraverso il modello reticolare passi la spiegazione di fenomeni di ambiti e campi di studio molto differenti – dalle neuroscienze alla biochimica, dall’economia all’epidemiologia, dai motori di ricerca di internet agli algoritmi di apprendimento delle macchine alla base di gran parte dell’intelligenza artificiale, fino all’astronomia e alla struttura stessa dell’universo.

D’altra parte, l’avvento e lo sviluppo esponenziale di internet a partire dagli anni ’90 ha portato il concetto di rete e il linguaggio che ne deriva nel nostro quotidiano dove ‘connessione’ e ‘condivisione’ sono diventati ormai termini di uso comune ed assiduo. Dunque, volenti o nolenti, facciamo tutti parte di una qualche rete che non solo attraversa la nostra esistenza ma della quale siamo anche chiamati ad essere costruttori e manutentori.

A questa pluralità permeante delle reti è ispirata THE NETWEAVERS, l’opera partecipata di Patrizia Benedetta Fratus che realizzata in occasione del 140° anniversario di Edison Energia.

L’avvento della cultura digitale e virtuale ha emancipato la rete dall’identificazione con le sole pratiche tradizionali liberandola dai significati costrittivi ed ampliandone piuttosto i riferimenti all’apertura verso l’esterno, verso l’altro, in una declinazione relazionale alimentata dalla volontà di esplorazione, di conoscenza e di incontro. La rete è diventata insomma sempre più opportunità e finanche protezione contrariamente a come invece la si era intesa sostanzialmente nell’accezione di trappola o di gabbia ancora fino a tutto lo scorso secolo.

Il motore del presente è nelle reti che trasportano energia, dati, informazioni, comunicazione così come la costruzione di società complesse vivibili e sempre più consapevoli e inclusive è affidata alle reti relazionali che gli individui sapranno instaurare e coltivare trasformando agglomerati di persone in comunità.

Una rete quindi, simbolicamente, è l’opera che ha preso forma lo scorso ottobre attraverso la partecipazione alla sua creazione simultanea e collettiva nelle diverse sedi di Edison Energia sparse sul territorio nazionale. Un intervento che testimonia e ricorda come tutti siamo tessitori di reti intese come concreti sistemi dinamici di relazione e di crescita di cui siamo attori e protagonisti. Questa grande opera diffusa è stata composta aggiungendo ad ognuno dei moduli dei singoli laboratori due elementi – uno che chiude e l’altro che prepara allo spazio al successivo. Tutti i diversi frammenti realizzati sono confluiti successivamente nello studio dell’artista che li ha organizzati in un’unica opera che custodisce l’energia di tutte le mani che l’hanno tessuta e che vi hanno intrecciato la condivisione di tempo, di storie e di visione che è il valore autentico di questo lavoro.

THE NETWEAVERS è stata infine definitivamente installata a fine febbraio 2024 nella sede di Edison Energia, Foro Bonaparte, Milano.

Un progetto prodotto da Ogham Agency | Hdemia

Proprietà Edison

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